Una giornata alla fiera Abilmente
E’ appena finita “Abilmente” svoltasi a Vicenza e vorrei raccontarti la mia giornata a questa fiera.
Per cominciare devi sapere che quando io e mia sorella ci organizziamo per andare insieme da qualche parte di solito tutto comincia così: “ domani mattina passo a prenderti, direi sul prestino così ci muoviamo con calma.” La mattina dopo poi prosegue con il classico messaggio: “ scusa sono in ritardo passo tra un quarto d’ora” che poi diventa mezz’ora.
È andata così anche la mattina in cui siamo partite per andare alla fiera Abilmente. Oltre al classico tergiversare abbiamo accumulato ritardo per prenderci i panini per il pranzo memori della volta precedente in cui ci hanno pelato per mangiare, così abbiamo optato per del fai da te al volo. Dopo è stato il turno della colazione cappuccino e brioche, doverosa quando usciamo insieme, chiacchiera qui e spiega il telefono nuovo là e facciamo il punto per i costumi di Halloween da preparare per il progetto Barbie… ed ecco come tardare la partenza di un’ora andando di cinque minuti in cinque minuti.
L’arrivo a Vicenza è stato lungo e molto simile ad una Via Crucis, non so se dovuto alla fiera o ad eventi esterni ma è stato veramente un incubo raggiungere la zona fiera, camion, strade chiuse , lavori in corso….. parcheggi pieni già dalle dieci del mattino, cerca un buco dietro ad altre mille auto in fila che poi quando esci ti trovi la multa…. ok le multe son multe e si pagano, i cartelli ci sono però avrei una polemica in canna sulla mancanza di parcheggi sufficienti, una viabilità da incubo e la possibilità di parcheggiare senza disturbare o intralciare alcuno in cui il divieto si potrebbe anche togliere ma mi taccio, pago e taccio. Prossima volta in autobus.
La fiera Abilmente è un mondo affascinante, lo avevo notato anche la prima volta che ci sono stata, c’è un’incredibile quantità di donne…. praticamente solo donne, il che rende tutto estremamente più caotico perché si sa, le donne parlano e parlano tanto. In fila per acquistare il biglietto sorridevo perché sembrava la classica fiera metalmeccanica con donne annoiatissime a seguire magari il compagno rapito da robot e macchine a controllo numerico ma fatta al contrario; fiumi di donne seguite da pochi, pochissimi uomini a mio parere eroici perché persino io che adoro il fai da te e la creatività prettamente femminile mi rendo conto che è un ambiente che bombarda i sensi e sfinisce, totalmente.
Allo stesso tempo però ho pensato alla meraviglia di una fiera, finalmente, per attività svolte da donne che sono tantissime e hanno generato un intero mercato di partite IVA e attività prima inesistenti; anni fa io ero disperata perché mi mancavano materiali, spunti, fornitori e una fiera così sarebbe stata una manna che avrebbe aiutato non poco la mia attività di allora e oggi mi ha riempito di gioia vedere che finalmente le donne esistono in modo preponderante nel mercato del lavoro e dell’attività autonoma e che hanno una fiera dedicata importante dove promuoversi, condividere, scambiare idee.
Questa secondo me è la vera magia di questa fiera che spesso è un po’ un mercato al chiuso, esercizi commerciali on line o meno che approfittano di questa vetrina per vendere un po’ di tutto a dei prezzi decisamente più alti rispetto a quello che si trova tranquillamente anche fuori. L’arte vera sono gli stand di creatività, impegno, passione, di vestiti meravigliosi fatti a mano, ai ferri, all’uncinetto o in mille altri modi diversi, di borse originalissime utilizzando cose di ogni genere, dal materiale da riciclo alle camere d’aria!
C’era un’esposizione di tele patchwork davvero bella fatta in comunione tra Germania e Corea sul tema dei muri e nello specifico i loro muri, quello di Berlino caduto ormai da tempo e quello della Corea ancora esistente. Delle opere d’arte come veri quadri uniche, commoventi, intense, fatte di creatività, progettazione, studio, lavoro, impegno ed esperienza. Un valore non solo nel messaggio e nell’estetica ma anche pratico perché sono tutte tele create a mano con ore e ore di lavoro.
Tela Patchwork
Poi ho acquistato un paio di orecchini straordinari creati a mano con la pasta Fimo dalla bravissima Manuela, in arte Stregattadalfimo , ognuno un pezzo unico, diverso da tutti, fatto da una persona che si affeziona alle sue creature e quando te le vende ti dà il certificato di adozione.

E non posso non nominare anche Marta con il suo Polvere di fantasia che realizza creazioni divertentissime e originalissime che avrei comprato in blocco!
La grande unicità di questa fiera sono le donne che si sono trovate senza un lavoro per i più svariati motivi: perché non c’è supporto per le famiglie con figli ed entrambi i genitori che lavorano, perché si continua a storcere il naso ad assumere una donna perché “poi rimane incinta”, perché sono le prime ad essere licenziate, i motivi sono tanti e vari e in queste donne c’è quel fuoco dentro, quella voglia di realizzarsi, di ascoltarsi, di non essere più etichettate come “ donne lavoratrici” ( avete mai sentito qualcuno dire “uomo lavoratore”?) mamme, mogli, figlie. Sempre un’etichetta per qualsiasi ruolo.
Finalmente sono solo persone, persone che sanno fare cose con le mani, sanno organizzare e gestire un’attività, sanno lavorare on line, sanno promuoversi e a differenza di molti stereotipi sanno creare gruppo e condivisione.
Sono queste le donne che stanno cambiando il mondo (e l’Italia), quelle che in silenzio vanno avanti realizzando le proprie ambizioni lottando ogni giorno con difficoltà economiche, pregiudizi, sorrisetti; come se creare una borsetta fosse un passatempo da club dell’uncinetto.
No cari miei, è business, la donna sta facendo business con la creatività e la passione ma sopratutto con il coraggio di rischiare.
Ecco cos’è Abilmente, un grande e fiorente business e se continuate a vederla come tante donnine che si ritrovano a spettegolare sui punti a maglia siete completamente fuori strada.
Ho speso troppo, ero esausta, ho preso la multa e la mia schiena era a pezzi ma vedo questa enorme onda che si muove e cresce e diventerà uno tsunami e chi non lo capirà per tempo verrà travolto.
StayCreative
Bellissimo articolo!
Grazie mille lo apprezzo molto!