Io e le mie Barbie

Se vuoi seguire le avventure delle mie barbie le trovi su Instagram @mybarbiegame

quattro bambole barbie in quattro situazione diverse, due sedute sulla panchina con le foglie d'autunno in terra e vestiti pesanti, cappelli e sciarpe mentre bevono un caffè, poi una in costume da bagno fatto all'uncinetto su una sdraio al mare con la sabbia le riviste gli occhiali e una borsa, l'ultima a natale seduta a casa con l'albero di natale e i pacchi regalo e un vestitino rosso

La vita è davvero strana o il mondo è piccolo o tutta una serie di frasi fatte e luoghi comuni che però rappresentano davvero molto della realtà. Ho ricevuto un messaggio da una conoscenza di diversi anni fa per esporre le mie foto del progetto barbie alla fiera di Bassano del Grappa, era in occasione del fai date, una specie di “abilmente” ma più in piccolo.

Ovviamente ho colto la palla al balzo ma ho scoperto anche tutta una serie di cose da dover fare, ho dovuto occuparmi io della stampa fotografica e i tempi erano veramente stretti, inoltre ho pensato di creare un calendario 2020 da poter promuovere e vendere, poi i biglietti da visita… tutto questo solo per la mostra fotografica. Non avendo a disposizione ne tempo ne denaro ho optato per un formato 21×15 con profilo bianco per dare un po’ l’idea del passepartout perché mi sarebbe piaciuto metterle su un supporto o incorniciarle ma non era fattibile appunto per tempi e costi. Sia per il calendario che per le foto ho optato per saald igital perché ha dei prezzi veramente concorrenziali inoltre la qualità di stampa è davvero buona e la consegna velocissima, purtroppo c’è ancora molto che devo imparare sul formato di stampa e sui tipi di carta… spero di averne l’occasione prima o poi!

tre foto con bambole barbie, nella prima barbie in viaggio con valigia vintage e abiti fatti a mano nella seconda due bambole barbie sedute in salotto sul divano vestite eleganti, un quadro alle loro spalle e un tavolino con dei dolci e una pianta ornamentale, nell'ultima due barbie in giardino con un tavolino, dei vasi con delle rose, riviste sassi e vestiti primaverili

Una volta visto il box espositivo a mia disposizione mi sono resa conto che a parte la parete con le foto tutto sarebbe rimasto grigio, mezzo vuoto, sguarnito, così ho chiamato in causa la sorella che di fatto collabora ampiamente al progetto e le ho suggerito di esporre i vestiti che mi cuce per ogni foto che voglio realizzare quindi il passo successivo è stato pensare di portare anche le barbie per far loro indossare gli abiti… ma poi come abbellire il tutto perché non apparisse triste?

Idee e cose da fare a cascata, creare le ambientazioni, cercare oggetti o costruirli di sana pianta, cucire vestiti, progettare l’esposizione, un lavoro intenso che ci ha impegnato tutti i giorni per tutta la settimana precedente, anche l’allestimento è stato una fatica, novelline di tutto a cercare di capire come posizionare le cose, chiedendoci “ ma ci daranno una presa per la corrente?”. Lo so appare scontato ma in quel momento per noi non lo era!

Colazioni frettolose al bar, trasportare tavoli, valige, posizionare le ambientazioni e tutti i piccoli oggetti, una cosa non da poco mando tutta la comprensione e il mio rispetto a chi lo fa abitualmente, un lavoraccio. E un lavoraccio è anche starci tre giorni , alla fiera, dalla mattina alla sera con il via vai di gente; chiacchiere, sorrisi, conversazioni e anche tanta noia nei tempi morti e allora ti metti a lavorare agli articoli per il blog, lavori a maglia, editi foto, fai stop motion… il tutto seduta su uno sgabellino che il lunedì mattina dopo i tre giorni hai la schiena e il collo che gridano vendetta.

Diciamo che è stata un po’ noiosetta e abbastanza smorta, pochissima gente, certamente dovuto al tempo da lupi ( direi che è stato per tutti un novembre memorabile) ma anche per una a mio avviso non sufficiente pubblicità dell’evento e la pessima segnalazione stradale.

In ogni caso un’esperienza nuova e divertente, io sono sempre ben disposta alle nuove esperienze soprattutto quelle che possono insegnare, ho capito che la mia mania di studiare ed informarmi su come fare le cose conta la metà se poi non applicate. L’essere umano impara facendo e io ho vissuto una vita continuando a pensare di imparare semplicemente studiando… quindi ben vengano fatica, errori, stanchezza e anche tante risate perché ora ho un bagaglio in più da poter usare e non solo per un evento simile perché ogni esperienza è valida e applicabile ai più svariati contesti.

due foto con bambole barbe, nella prima barbie riccia afro con orecchini grandi, scarpe con zeppa e vestito anni 70 seduta davanti all'armadio pieno di abiti e scarpe e una borsa shopping dolce e gabbana nella seconda due barbie sportive, una mora con tappetino yoga seduta su un tronco e una barbie bionda con piccole trecce lunghe e piercing con zaino e skateboard

Nonostante lo scarso afflusso quello che mi ha dato gioia è stato vedere molte, moltissime donne adulte fermarsi incantate davanti alle barbie e a tutto il loro mondo, ho visto nei loro sguardi le bambine che erano. Il sorriso che si allarga e lo stupore nei loro occhi e poi le domande e quella sottile sensazione di non sentirsi strane perché c’è qualcuno che dà vita alle proprie passioni, qualsiasi siano, senza sentirsi inadatto, sbagliato, troppo adulto per questo genere di cose.

Quasi tutte si sono improvvisamente ricordate di aver conservato tutto delle loro barbie, chi non sa dove siano ma sa che ci sono, chi sa esattamente che sono sotto il letto, chi dice di volere che la figlia ci giochi un po’ come scusa per poterle tirare fuori dalla scatola, chi invece parte di slancio e dice di voler tornare a casa e tirarle tutte fuori e poi la mamma che viene con la figlia adolescente a comprare dei vestiti perché “ la passione delle barbie e una cosa di famiglia e ci giochiamo un po’ tutte”.

Queste sono le cose meravigliose che io vorrei far passare più di tutto con quello che faccio, dalle foto ai progetti ai video al blog, tutto quello che faccio è cercare di trasmettere passione soprattutto alle donne che sono quelle che più spesso di dimenticano delle bambine che erano, sembra che la donna sia quella addetta al ruolo di adulta responsabile per tutta la famiglia e poi a quaranta e passa si accorge di aver messo da parte tutte le sue passioni e i desideri.

Le mamme fanno crescere le bambine in fretta, “arrangiati a fare tutto, impara e affrancati, diventata indipendente, non c’è spazio per il gioco”.

Si che c’è, ci deve essere, c’è sempre spazio per il gioco e per fare quello che ci riempie il cuore, è necessario per poter (ri)trovare noi stesse. Io come tutte arrivo dalla stessa strada ma poi un giorno mi sono chiesta “ cosa ti rende davvero così triste?” . Ci ho messo anni a capirlo ma poi un giorno dentro di me una voce dal profondo mi ha detto:

Tu hai tradito quella bambina, quella che aveva tanti sogni e tanto entusiasmo per la vita.

E sono scoppiata a piangere senza rendermene conto, un pianto profondo e doloroso. Ho capito che il punto era tutto lì.

Questo blog è suo non è mio, c’è tutta lei qui dentro, la sua fantasia, i sui sogni, le sue aspettative.

Stay Creative

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento