Il Web e i Social sono il male?

Oggi vorrei parlarti della mia esperienza con i social e soprattutto della nuova piattaforma di cui parlano tutti: TikTok.
Non voglio sviscerare la piattaforma e le sue funzioni, per quello ci sono gli esperti media manager, io vorrei parlarti della mia esperienza con TikTok come utente medio e piuttosto avanti con l’età.
Parecchi anni fa molti dei miei amici si stavano facendo Facebook, io lo snobbavo e dicevo che non mi sarei mai iscritta perché era una roba da ragazzini… ovviamente mi iscrissi qualche tempo dopo. Comunque, usai Facebook e mi piaceva un sacco, avevo imparato l’ennesima lezione di vita: non dare tutto per scontato, lezione che ho ricevuto diverse volte ma lo sai, sono bradipo …
Le cose nuove vengono sempre guardate un po’ con sospetto, questo accade quando si è adulti perché ai bambini non succede, i bambini hanno una naturale propensione per le novità e sono curiosi perché hanno un istinto all’apprendimento.
Noi adulti ad un certo punto pensiamo di aver capito tutto, di sapere tutto e che non ci serva più nulla di nuovo ed è a questo punto che guardiamo storto le novità. Io però negli ultimi anni ho subito un cambiamento importante nel mio modo di vedere le cose quando mi sono resa conto che la vita volevo viverla davvero e quando ho capito che volevo ritrovare l’entusiasmo che avevo da ragazza, quell’entusiasmo per le cose nuove che ho sempre avuto.
E così ho imparato a disimparare, ho preso la gomma e cominciato a cancellare tutti quegli strati che gli altri avevano deciso di mettermi sopra perché mi volevano come andava bene a loro o perché gli era stato insegnato così e quindi “si fa così, si è sempre fatto così, lo fanno tutti”.
Che c’entra TikTok in tutto questo? Adesso ci arrivo…
Poi Facebook è diventato terribilmente rissoso e noioso e l’ho un po’ abbandonato buttandomi su Instagram che mi aderisce di più, essendo una piattaforma dedicata alla fotografia.
Instagram mi ha aperto al desiderio di utilizzare il web e tutte le sue infinite risorse per la mia passione, devo a lui questo blog e tutte le cose che ho imparato nell’ultimo anno. Alla comparsa dei primi siti e blog avevo un desiderio fortissimo di esplorare questo mondo nuovo ma sono nata in una generazione in cui a scuola il computer non esisteva. NON ESISTEVA…. per me era tutto troppo lontano, troppo difficile, troppo fuori dalla mia portata.
Ma il linguaggio informatico e il web sono entrati con prepotenza nelle case di tutti noi, volente o nolente devi imparare prima di tutto al lavoro, dopo ho imparato il linguaggio informatico e il web grazie ai… videogames. I Sims più precisamente.
Quando ho scoperto i millemila siti di contenuti personalizzati ho DOVUTO capire cosa era un link di collegamento, come si scarica un file e come capire se quel file è compatibile con il mio gioco e come lo installarlo.
Queste cose non le impari se dietro non c’è una passione sfrenata per quello che fai. La passione smuove tutto!
Tutte le cose che ho imparato le ho dovute imparare per la necessità di fare quello che mi piaceva fare e di ottenere i risultati che volevo ottenere. E’ la necessità di fare e realizzare qualcosa che ci spinge, vuoi per la sopravvivenza, per amore, per passione, ambizione non importa, quella è la nostra potentissima benzina!
Ma come si deve stare sui Social?
Quando ho cominciato a leggere tutto quello che ruota attorno al mondo del web tutti sottolineavano l’importanza di metterci la faccia, essere se stessi. Io annuivo dicendomi : ” sì, ovvio” ma non è così ovvio, non c’è sempre una linea netta che separa chi è se stesso da chi è falso, non è sempre tutto bianco o nero.
C’è anche chi come me non mente ma fa fatica a far vedere fuori quello che è davvero dentro, per educazione, formazione, carattere, quella linea sottile non è facile capire dov’è e come superarla.
Instagram mi è stato utile perché nel tentativo di guadagnare qualche follower ( perché quello lo desideriamo un po’ tutti) ho passato un intero anno a leggere testi e trucchi (onesti) per farlo funzionare, dall’aspetto tecnologico a quello espressivo ma più calcavo quella strada più mi allontanavo da me stessa.
E allora gli esperti, quando gli contesti che nulla di quello che fai funziona dicono: “Devi essere te stesso, se nella vita non hai niente da dire sui social sarà uguale”.
E’ una cosa che suona un po’ come “non so some risponderti quindi metto tutto sul vago/astratto”. Eppure non hanno tutti i torti, i social sono strumenti, se dietro agli strumenti non c’è una persona non ne uscirà nulla. La macchina fotografica, la tecnica fotografica sono strumenti che ci aiutano a migliorare quello che vogliamo dire, ma dietro ci deve essere qualcosa da dire, ci devi essere tu.
E se non ci sei devi cercarti e trovarti.
Questo è quello che sto cercando di fare io con tutti gli strumenti espressivi che ho a disposizione.
E quindi cosa è successo con TikTok?
Da brava bambina entusiasta mi sono iscritta subito appena tutti hanno cominciato a parlarne, anche se mi è sembrata una piattaforma lontana da me. Nel frattempo ho imparato che i social non sono strumenti passivi ai quali siamo assoggettati, sono pro-attivi, fatti di persone, siamo noi che costruiamo e creiamo i contenuti.
Mi sono detta: ” non seguirò i trend, non seguirò quello che fanno tutti, non seguirò lo stile TikTok, prenderò i suoi strumenti e li userò a modo mio, come vorrei fare.”
Ha funzionato e ho imparato un’altra lezione, ho capito davvero il senso di chi dice di essere se stessi e di metterci la faccia, buttarsi, provare.
Sono certa che avrò molto altro da imparare ma TikTok mi sta insegnando tanto e torniamo sempre lì, alla palla di neve ( se non sai di cosa parlo clicca qui).
I social non sono solo lì per la condivisione, il successo, la visibilità, dall’altra parte c’è una persona esattamente come te e quella persona ti può insegnare un sacco di cose, sopratutto su te stesso/a. Il confronto, la collaborazione o il desiderio di fare qualcosa di utile è un percorso straordinario per se stessi.
Non continuiamo a fare gli ottusi che i social ci stanno isolando dalla vita reale perché non è così, ho conosciuto più persone sui social di quante ne abbia conosciute nella vita reale.
Siamo sinceri
Dopo i trent’anni quante persone nuove si conoscono nella vita di tutti i giorni casa-ufficio? E a chi dice che sono conoscenze virtuali dico no, vi sbagliate, nella mia vita reale ho amici fantastici e un compagno meraviglioso e arrivano tutti da conoscenze avvenute sui social.
Sai che c’è anche una piattaforma che si chiama Meetup? Puoi trovare un gruppo legato ai tuoi interessi, organizzano degli incontri gratuiti nella tua città in cui persone si incontrano per parlare della stessa passione, condividere idee, confrontarsi. Ma una cosa del genere sarebbe mai stata possibile una volta? No, magari ci fosse stata quando ero ragazza!
Il web è un posto stupendo. E’ tutto il mondo alla portata di un click.
Se hai voglia di leggere l’intervista che mi è stata fatta e di approfondire l’argomento TikTok la trovi qui.
Grazie per essere arrivato/a fino a qui.
Stay Creative
molto, molto interessante . Non ti limiti a mostrare risultati, ma sai guidare con chiarezza in tutti i passaggi. Ottimo articolo!
Grazie davvero, mi è molto utile ricevere feedback per capire dove sbaglio e come fare meglio. Grazie di cuore per averlo letto e commentanto!