Il diaframma, cos’è?
Il diaframma, cos’è, come è fatto e a cosa serve: prima parte.

Affrontiamo il diaframma, questo strumento sconosciuto che intimidisce i più ma che in realtà una volta conosciuto vedrai che non solo ti farà meno paura ma addirittura lo amerai!
Partiamo un po’ dall’inizio, il diaframma si trova all’interno del nostro obiettivo mentre l’otturatore dei tempi si trova all’interno della nostra fotocamera o più correttamente in quello che si chiama il corpo macchina.
Il diaframma ha una forma rotonda con delle lamelle che si aprono e si chiudono, praticamente come quelle porte di certi film di fantascienza 😀
Ma a cosa serve il diaframma? In termini semplici a far entrare la luce, esattamente come l’otturatore (in realtà non serve solo a questo, ma ne parliamo più avanti che se no mi vai in confusione).
Quindi a questo punto tu mi chiederai, e a cosa diamine mi servono due cose che fanno entrare luce? Ho già l’otturatore a che mi serve anche sto diaframma?
Hai ragione anche tu, ecco perché ti chiedo di seguirmi e leggere qual è la differenza tra l’otturatore e il diaframma.
L’otturatore è la nostra finestra che apriamo per far entrare la luce nella nostra stanza buia, decidiamo di tenerlo aperto un determinato numero di secondi in base al soggetto che dobbiamo illuminare e cioè se è fermo o si muove.
Il diaframma, allo stesso modo, lo apriamo per far entrare un determinata quantità di luce, più sarà aperto più luce entrerà, questo ci serve perché se è una giornata nuvolosa e stiamo fotografando un cane che corre dobbiamo usare dei tempi veloci (Ti ricordi la storia dei tempi? No? Guarda qui), quindi se apriamo e chiudiamo la nostra finestra velocemente come facciamo ad illuminare sufficientemente la stanza? Tiriamo su la nostra tapparella/diaframma per far entrare la luce che ci serve, di quanto tirarle su lo dobbiamo decidere in base a quanta luce c’è fuori. Se è agosto, siamo a mezzogiorno e il sole è alto e il cielo limpido basterà tirarla su di poco, se è gennaio e fuori sta piovendo e non c’è traccia di sole dovremo tirare su la tapparella il più possibile per prendere tutta la luce disponibile.
Come per i tempi il diaframma ha i suoi numeri e la sua tabella da seguire per deciderne l’apertura.

La fregatura del diaframma è che i numeri vanno al contrario, più il numero è piccolo più il diaframma è aperto e viceversa.
Purtroppo questa cosa va metabolizzata, imparata, fatta propria e l’unico modo è portarsi in tasca la nostra tabella e fotografare, fotografare, fotografare. Ad un certo punto ti verrà automatico come lavarti i denti, credimi.
Oppure trova un tuo sistema personale per ricordartelo, come le regole mnemoniche che si usavano a scuola (e anche dopo) per ricordarsi qualcosa 🙂
Quindi messa così il diaframma ci serve solo in supporto ai tempi per far entrare più o meno luce.
Sì, se ti fermi a quello, no se vuoi usarlo in tutte le sue potenzialità perché il diaframma è anche lo strumento meraviglioso che determina la nitidezza di una foto, i flare (riflessi di luce, sgraditi ad alcuni, amati da altri), lo sfondo sfocato, l’effetto bokeh (quelle lucette nello sfondo della foto in apertura articolo).
il diaframma è uno stupendo strumento artistico.
Come i tempi ci consentono di creare effetti mossi, congelare soggetti in movimento, fare l’effetto panning, il diaframma ci consente di avere paesaggi perfettamente a fuoco e nitidi o ritratti di soggetti che si stagliano dallo sfondo.
Questo perché il diaframma gestisce la profondità di campo che è una questione ampia e anche questa spaventa all’inizio ma come tutte le cose sconosciute… basta conoscerle 😀
Intanto per il momento ti consiglio di utilizzare sulla tua fotocamera la priorità di diaframma (AV per Canon – A per Nikon), mettere gli ISO a seconda delle condizioni senza rischiare il rumore e lasciare che la tua macchina decida i tempi di conseguenza.
Prova, sposta la rotella, apri e chiudi il tuo diaframma, scatta foto per ogni apertura, guarda cosa succede ma soprattutto guarda ogni volta che sposti il diaframma come la tua macchina imposta i tempi di conseguenza, osservala così comincerai a capire il concetto degli stop, della corretta esposizione e della funzione manuale.
Ciao, ti aspetto al prossimo articolo per parlarti della magica profondità di campo!
Stay Creative