I filtri creativi della Canon M50
La modalità scatto filtri creativi, li ho provati e te ne parlo.
Come sempre ci sono delle premesse da fare: ho comprato la Canon M50 circa un anno fa e mi sono ritrovata per le mani una fotocamera molto più complessa e articolata della mia cara e vecchia Canon 1100d, d’altri tempi ormai. La M50 ha il touch screen, mille opzioni e funzionalità che mi hanno sinceramente confuso e posso dire senza vergogna di aver litigato con lei per parecchi mesi.
L’ho usata principalmente per girare video e per autoritratti perché la possibilità dello schermo LCD orientabile e la possibilità di comandarla da remoto è innegabilmente utilissima. Se poi aggiungi il poter scaricare le foto direttamente su iPad o telefono per editarle beh, una vera figata (si può scrivere figata su un blog?).
Adesso io e lei abbiamo fatto un po’ amicizia, prima ignoravo totalmente tutte le sue opzioni perché per me davvero certe mi paiono piuttosto inutili, come appunto i filtri, perché io sono un po’ donna d’altri tempi (in senso pratico proprio, non figurato) e le mie macchine fotografiche se ne stano sempre lì belle ferme sulla funzione manuale.
Questa macchina ha molte più qualità ovviamente, ma sai che io non amo perdermi in specifiche tecniche, là fuori ci sono persone che ti parlano della M50 molto meglio di me! Quello che vorrei farti vedere è appunto l’aspetto fotografico/creativo di alcune sue funzioni, in questo caso i filtri.
In questa modalità non puoi intervenire in alcun modo sull’esposizione, fa tutto lei.
Te li faccio vedere uno per uno, li ho provati apposta!
Filtro bianco e nero granuloso

Spoiler, a mio parere quello più bello e utilizzabile.
È un bianco e nero con bianchi e neri intensi in condizione di contrasto luce/ombra, è una buona elaborazione del bianco e nero e quella granulosità dona un aspetto un po’ “old film” davvero carina. È molto interessante fotografare guardando il mondo in bianco e nero; una volta quando si compravano le pellicole in bianco e nero il risultato finale lo si vedeva solo alla fine, si guardava a colori, si scattava a colori e solo dopo si vedeva la foto o, per i fotografi esperti, si decideva come sviluppare quel bianco e nero.
Oggi si guarda a colori, si scatta a colori e anche il risultato è a colori, solo dopo si decide di virare in bianco e nero il che genera spesso un grande equivoco e cioè che le foto in bianco e nero siano più belle… io sono tra le persone che crede che usare il bianco e nero è un po’ vincere facile, perché il bianco e nero evoca in noi un senso di eleganza, qualcosa d’altri tempi e accomuna immediatamente una foto così all’arte, ma non è così. Non sarà il bianco e nero a rendere la vostra foto migliore.
Diverso è il bianco e nero fatto con intenzione e competenza, di tutt’altra specie e molto difficile da ottenere, ecco perché si dice pensare la foto prima in bianco e nero, non si può semplicemente scattare a colori e poi virare in bianco e nero. È difficile ragionare in monocromatico perché l’uomo vede a colori dalla nascita da migliaia d’anni. Il nostro mondo è a colori, solo i grandi fotografi di una volta o chi dedica la propria fotografia al bianco e nero lo sa usare bene, proprio perché in un certo senso smette di vedere fotograficamente a colori. Questo filtro funziona perché oltre a realizzare foto carine fa una cosa davvero utile per chi ama la fotografia e vuole avvicinarsi ad essa ed è quello di aiutarci a vedere il mondo in bianco e nero. Questo puoi ovviamente farlo su qualsiasi fotocamera ti consenta di impostare il bianco e nero già allo scatto quindi, se ami il genere e vuoi capirlo meglio, ti consiglio di utilizzare il bianco e nero di default e nel caso della M50 si aggiunge quel qualcosa in più che non è affatto male.
Effetto flou

L’altro filtro che incontriamo in ordine di “apparizione” è l’effetto flou, questo effetto rende tutto morbido e sognante, come attraverso un velo, i contorni e i margini non sono così netti e nitidi, come quei trucchetti che si trovano on line in cui le persone spalmano vaselina sugli obiettivi. Ecco, evitatevi il lavoro e usate il filtro. Dal mio punto di vista è un filtro un tantino strano e come puoi vedere per i ritratti un po’ innaturale, però è anche vero che usato in modo creativo potrebbe dare qualcosa di interessante, già la foto sotto è più sensata se vogliamo donarle un aspetto un po’ onirico. Se si cerca fin da prima dello scatto questa sensazione nella foto allora credo potrebbe trovare una qualche applicazione, nelle foto di tutti i giorni io direi di no…
Fisheye

Se non lo conosci il fisheye (occhio di pesce) è il nome dato a quegli obiettivi che hanno un ampio angolo di campo ma che però arrivano a deformare parecchio le forme creando un effetto “palla”. Non è semplice usare questo tipo di obiettivi perché la grande distorsione impone di scegliere molto bene il soggetto e il senso della foto per non creare distorsioni sgradevoli. Insomma si deve cercare di esaltare il soggetto grazie alla distorsione. Non è cosa facile e io in semi quarantena non ho trovato grandi e ottimi utilizzi per questo filtro, oltre al fatto che ho zero esperienza di obiettivi fisheye, sono certa però che quando mi si presenterà la buona occasione lo utilizzerò, averlo “in macchina” piuttosto che cambiare obiettivo non è male. Ovviamente bisogna essere coscienti che la qualità non sarà mai la stessa e i filtri sono sempre surrogati a pratiche e tecniche ben più complesse.
Effetto acquerello

Non ho molto da dire in merito, l’ho guardato e riguardato, provato in più occasioni e situazioni, con diversi tipi di luce e niente, non riesco proprio a trovarci un qualche utilizzo sensato dal punto di vista della fotografia creativa. Per quello che mi riguarda è il più inutile di tutti i filtri presenti ma sarò lieta, nel caso, di essere smentita da chi invece ha saputo come usarlo ed esaltarlo al meglio. Forse bisogna un po’ uscire dall’idea di fotografia ed utilizzarlo per produrre qualcosa di più vicino all’arte visiva che ad una foto in senso stretto.
Macchina giocattolo
La caratteristica più preponderante di questo filtro è una forte vignettatura e un effetto sfocato agli angoli, poi la colorazione è alterata da dominanti azzurro verdognole. Anche qui secondo me la foto va pensata in funzione di questo filtro ma devo dire che l’effetto finale non è affatto male, io amo particolarmente le foto virate con queste tonalità ma a parte la mia visone parziale secondo me si presta molto bene per chi vuole un feed Instagram tutto coerente senza dover impazzire con applicazioni di post produzione, il risultato mi pare più che carino.
Tilt-shift o miniatura

Questo è un effetto che a me piace un sacchissimo, credo arrivi dalla mia passione per le miniature, dai diorami ai plastici alle case per le bambole, tutto quello che è scalato in piccolo lo trovo adorabile. Anni fa mi ci sono persa per cercare di realizzarlo in post produzione, ho scaricato un software open source e mi sono smazzata un sacco di tutorial per imparare come farlo, ora viene fatto in automatico da molte macchine fotografiche digitali. I risultati migliori si ottengono con visuali dall’altro ma come vedi anche questo non è malaccio, ero su un portico qualche gradino più in alto rispetto alla piazza. Anche qui lo scatto va ragionato perché non tutto funziona, solo il paesaggio senza la figura umana o di mezzi quali automobili ha meno impatto. Se osservi questo effetto tiene a fuoco solo la fascia centrale del frame mentre sopra e sotto sfoca moltissimo, ci aggiungi una buona saturazione e tutto questo conferisce un effetto miniatura, se però ci sono soggetti particolarmente vicini a noi questi vengono sfocati, si capiscono le proporzioni e si perde un po’ la magia. Uno di quei filtri con cui certamente ci giocherò moltissimo!
A questo punto si apre la carrellata degli effetti HDR
Cerco di spiegarti in parole semplici cos’è l’ HDR ( High Dynamic Range) cioè alta gamma dinamica. In sostanza quando scattiamo una foto con un alto contrasto, e cioè luce intensa e ombre scure, farai fatica ad ottenere una foto che metta d’accordo le due cose. Che tu scatti in automatico (la macchina deciderà quale sia la soluzione migliore in base a diverse variabili) o in manuale non cambia, i particolari nella luce intensa o nell’ombra intensa non saranno leggibili. Qualcuno però ha trovato una soluzione, fare tre foto: (una foto sottoesposta quindi esposta per la luce, una esposta correttamente e una sovraesposta quindi esposta per le ombre) per poi metterle insieme. Questa cosa adesso si fa con i vari software dedicati ma si faceva ancora in camera oscura. Molte macchine digitali e addirittura i telefoni hanno l’opzione HDR integrata, nel caso delle fotocamere è un po’ più preciso e sofisticato rispetto a quello degli smarphone, il filtro Canon fa tre scatti consecutivi appena voi premete il pulsante di scatto e poi li unisce autonomamente, inoltre ci da ben quattro variabili di HDR.
HDR basso contrasto, simula i dipinti e mantiene una gradazione piatta.
In queste due foto direi che la differenza è piuttosto evidente, come puoi notare la macchina ha tirato fuori i dettagli dalla parte molto luminosa, il cielo, e lo ha fatto anche nelle ombre che come vedi sono leggibilissime, guarda come ha schiarito la parte a sinistra, si riescono a riconoscere le rose che prima erano avvolte nell’ombra! Poi viene spinta la saturazione come si vede dal cielo blu intenso e dal verde del prato.
Ora, è bella questa foto? Secondo me no, però è una mia personale opinione e vale la pena provare questo filtro in diverse occasioni e in diversi scenari, ad esempio mi chiedo: in montagna o alle Maldive come risulterebbe? Io personalmente preferisco gestire questo tipo di parametri in Lightroom con l’intensità che piace a me ma tu puoi decidere che questo effetto ti piace tantissimo. Ricordiamoci che sono filtri creativi.
HDR art intenso simula arte grafica con gradazione piatta
Avevo provato questo filtro come gli altri in un giorno di sole e l’effetto era simile al primo ma molto più marcato, non mi piaceva per niente, poi ho notato che la loro foto dimostrativa era notturna e così ho provato e…wow! Pazzesco questo, secondo me funziona benissimo! Innanzi tutto la foto originale è molto rovinata dalla grana per l’utilizzo di ISO altissimi a causa della scarsa luce, si possono abbassare ma considerate che stiamo scattando a mano libera quindi il risultato sarà sicuramente mosso ( per capire leggi il mio articolo sui tempi). E invece i tre scatti messi assieme sono pazzeschi! Questo HDR mi ha veramente sorpreso e mi è venuta un gran voglia di provarlo e di provare anche tutti gli altri in situazioni diverse cercando di mettere la macchina in difficoltà. Comunque se avete la M50 e siete in giro di notte, ovunque siate, impostate questo filtro creativo perché anche senza uso di treppiede vi verranno delle gran belle foto!
HDR marcato simula dipinti a olio colri intensi e profondità
L’immagine di copertina della fotocamera mette un campo di papaveri colorati e direi che l’esempio è piuttosto azzeccato, come ben vedi la differenza è sostanziale, i colori sono molto saturi e i dettagli spinti al massimo. Anche questa secondo me non è proprio bellissima e fa apparire addirittura opaca e sfocata la foto originale che credimi, è molto nitida! Vista a computer molto grande l’aspetto della versione elaborata secondo me è sgradevole ma come prima, è molto soggettivo. Inoltre mi sono resa conto che nonostante io abbia scattato due foto con la stessa identica inquadratura con il filtro l’immagine risulta leggermente croppata, cioè tagliata, zoomata, come se mi fossi avvicinata. Non ho idea del perché questo filtro applichi questa cosa ma la mia ipotesi è che tolga la distorsione da grandangolo.
HDR art rilievo simula foto vecchia sbiadita
Questo non lo capisco, trovo che sia pazzesco come apra le ombre senza perdere qualità e esalta così tanto i dettagli che la foto originale sembra quasi con l’effetto flou, però abbassa così tanto le luci che il cielo diventa davvero brutto, chiaramente il mio terrazzo non è probabilmente il posto adatto, considerando che il filtro dovrebbe simulare una foto vecchio style, però faccio personalmente fatica ad attribuirgli un qualche utilizzo che possa essere per me paragonabile ad una “buona foto”.
Conclusioni
Direi che questi filtri creativi sono tutt’altro che inutili come ho pensato per lungo tempo e mi dispiace averli scoperti solo ora. Certo se si è puristi della fotografia sono probabilmente degli abomini, ma io ritengo che i fondamentalismi siano sempre sbagliati in tutti i campi, questi filtri non sono fatti per fare fine art o fotografia d’autore, ma trovo che alcuni di loro siano davvero belli e di facile utilizzo per chi magari non è esperto di fotografia ( leggi anche la mia riflessione sul fotografare). La Canon M50 è una fotocamera mirrorless versatile, leggera, perfetta per i viaggi, dove non si ha sempre la possibilità di avere il treppiede o il tempo di settare i parametri, a volte si ha solo voglia di portare a casa una foto ricordo che però abbia un’alta qualità per le foto notturne o per un paesaggio particolarmente ricco di colori, o se vogliamo effetti creativi veloci senza passare dalla post produzione. Insomma, dà grande spazio alla creatività e mi spiace averli scoperti tardi. Credo li sperimenterò ancora.
Ti aspetto al prossimo post in cui testerò anche la modalità “scene” che, anche questa, non ho mai provato.
Stay Creative