Gli obiettivi, l’angolo e la profondità di campo
Cerchiamo di capire cos’è questa benedetta profondità di campo.
Abbiamo inizialmente visto come funziona il diaframma e come ottenere l’effetto sfocato nelle nostre foto (trovi qui l’articolo) poi abbiamo visto il diaframma connesso agli obiettivi, quindi le variabili che ci consentono di aprire o meno il diaframma con determinati obiettivi ( se non l’hai letto lo trovi qui).
Ora vorrei parlarti degli obiettivi perché anche loro decidono la nostra profondità di campo. Lo so che sono un sacco di cose da capire e mettere insieme ma vedrai che con l’esercizio tutto diventerà molto più semplice e automatico!
Innanzi tutto capiamo che cos’è l’angolo di campo e cioè, l’ampiezza di inquadratura delle varie lunghezze focali
Potremmo definire l’angolo di campo come la nostra visuale periferica e cioè la visione che abbiamo a destra e sinistra del nostro campo visivo. Più la lunghezza focale dell’obiettivo è corta più riusciamo ad avere un’ampia visuale periferica.





Come vedi più aumenta la lunghezza focale (espressa in millimetri) più il nostro angolo di campo si restringe. Ecco perché le focali corte vengono considerate le più adatte per i paesaggi e perché le focali lunghe o “tele” vengono utilizzate nelle foto naturalistiche per fotografare la fauna selvaggia. La lunghezza focale di 50mm è universalmente considerata quella che più si avvicina alla vista del nostro occhio.
Se osservi le mie foto vedrai che nella prima tutto quello che vediamo è a fuoco, viceversa nell’ultima la ringhiera è fuori fuoco. Più aumenta la lunghezza focale più si riduce la profondità di campo davanti e dietro il punto in cui abbiamo deciso di mettere a fuoco, non vedi uno sfocato dietro perché non c’è un dietro in questo caso, il punto di messa a fuoco è l’orizzonte e non c’è nulla tra la ringhiera in primo piano e l’orizzonte, e quindi passiamo a:
Capire cos’è la profondità di campo

Questa immagine fa capire cosa significhi la profondità di campo rispetto alla nostra fotocamera. In una ridotta profondità di campo, se il punto di messa a fuoco è la nostra farfalla centrale, quella davanti verso di noi e quella dietro verso l’orizzonte saranno fuori fuoco. E se le voglio tutte a fuoco? Cambi focale o apertura di diaframma.

Come puoi vedere con una focale lunga lo spazio in cui avremo le cose a fuoco è ridottissimo, ecco perché i ritratti rendono molto bene con focali lunghe, perché il fuoco si concentra sul volto, tutto il resto appare sfocato quindi il nostro soggetto risalta molto.
Come abbiamo visto anche il diaframma agisce sulla nostra profondità di campo, più è aperto più si riduce più è chiuso più avremo tutto a fuoco.

In queste immagini si vede bene come la nostra profondità di campo è più ridotta davanti, quindi tra noi e il soggetto, e più lunga dietro, quindi tra il soggetto e lo sfondo.
ATTENZIONE! Tutto quello che ho scritto in questo post va considerato in base al formato della nostra fotocamera! Un 24mm su una fotocamera APSC corrisponde a circa 36mm mentre su una FullFrame è esattamente 24mm. Questo perché il sensore delle FullFrame rappresenta il formato della pellicola da 35mm quindi la lunghezza focale degli obiettivi è indicata per questo tipo di formato. Le APSC che sono le più comuni ed economiche Reflex invece hanno un sensore/pellicola più piccolo, quindi è un po’ come se noi ritagliassimo la nostra immagine e, come fatto vedere nelle foto che ti ho mostrato sopra, corrisponde a zoomare, che tu lo faccia in macchina o tagliando la foto in post non cambia. Quindi il calcolo da fare sulle APSC sarà aggiungere una volta e mezza circa al valore del nostro obiettivo. Per intenderci, un 24mm sarà circa un 36mm (24+12=36), un 50mm sarà un 75 (50+25=75). Sembra più complicato di quello che è, credimi. Tu tieni a mente di aggiungere una volta e mezza la lunghezza focale del tuo obiettivo se hai una APSC.
C’è la possibilità di avere a fuoco tutto? Sì, si chiama iperfocale.
I calcoli non sono semplicissimi perché come hai visto ci sono diverse variabili ma la tecnologia ci viene in aiuto, ci sono ottime applicazioni sia su Google Play Store che su Apple Store per aiutarci a vedere cosa avremo a fuoco in base alla nostra attrezzatura e impostazioni. Ti spiego brevemente come funzionano perché non è immediato. Quella che ti faccio vedere qui è True DoF-Intro e la trovi su Apple Store ma il senso è un po’ uguale in tutte, bisogna un po’ provare prima di trovare quella che ci piace di più.

L’applicazione ti chiederà di inserire la lunghezza focale del tuo obiettivo (parte in rosso. Attenzione, se hai uno zoom devi mettere la lunghezza focale con cui avrai intenzione di realizzare lo scatto perché se la cambi cambierà anche la profondità di campo!) poi dovrai indicare con che apertura di diaframma effettuerai lo scatto (parte gialla, anche qui, se lo cambi cambiano i calcoli), dopodiché dovrai inserire a quanti metri da te si trova il soggetto che vuoi mettere a fuoco (parte verde) a questo punto puoi vedere un campo prima e dopo il punto, indicato dalle parentesi in nero, e le cifre indicate sono i metri, questo significa che con un 24mm con apertura di diaframma 5 e con il soggetto a 2 metri da te avrai a fuoco 0.71 mt (o 71 cm) dal soggetto verso di te e 2.47 metri dopo il soggetto. Prova a spostare diaframma o lunghezza focale e vedrai la parentesi in nero cambiare stringendosi o allungandosi. Quella parentesi rappresenta la tua profondità di campo.
ATTENZIONE! Controlla che la distanza sia espressa in metri perché certe applicazioni ce l’hanno indicata in piedi (misura americana) e, in questo caso, non c’è la possibilità di scegliere se inserire un formato APSC o FullFrame quindi dovrai farti i calcoli e inserire la reale lunghezza focale che stai usando.
Tutte queste cose sono dei tecnicismi che, mi rendo conto, spaventano. Non fartene un cruccio, le tue foto non saranno più o meno belle in base al fatto di conoscere e capire tutte queste cose. Questa è la grammatica, la congiunzione dei verbi, tutta quella parte tecnica che ci aiuta a dire meglio quello che vogliamo esprimere con una foto. Se per te è troppo complicato passa oltre, continua a scattare con le cose che sai fare, vedrai che a furia di scattare molte cose ti verranno automatiche e sarai pronta/o per approfondire.
Questo articolo rimarrà qui quando sarai pronto/a a capire meglio tutte queste variabili, se invece sai già di cosa sto parlando beh, spero allora di esserti stata utile e che queste righe siano chiare e comprensibili! E come sempre…
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