Esercizio dei colori
O anche esercizio del rosso, probabilmente più conosciuto così che come esercizio dei colori.
E’ un esercizio fotografico famoso perché è contenuto nel libro del fotografo italiano Franco Fontana, e chi meglio di lui può spiegarci come fotografare i colori?
Apparentemente può sembrare piuttosto semplice, l’esercizio, guardiamo le sue foto e pensiamo: “ok, vado a caccia di colori”.
La fotografia però mi ha insegnato, come qualsiasi forma d’arte, che a vederle le cose sembra tutto facile poi, quando si cerca di replicarle, nulla ci riesce davvero bene. Ovviamente le sue foto non sono solo una ricerca di colori attenta e studiata ma anche un suo modo di vedere le cose, prima tra tutte la scelta dell’ottica, che appiattisce i piani e fa sì che il paesaggio perda di profondità e risulti quindi una specie di quadro astratto. Pura meraviglia.
La prima cosa che mi sento di consigliarti è il suo libro, un mini corso sulla fotografia con altri esercizi oltre quello del rosso, tutti per nulla facili. Ti dirò di più, mi è tornata una gran voglia di rileggerlo: Franco Fontana, Fotografia creativa
“… cominciate cancellando il superfluo dalla mente. Dopo sarà molto più semplice cancellare ciò che non vi interessa dalle fotografie. Non abbiate paura. Lasciare fuori qualcosa intimorisce. Quando avrete la tentazione di inquadrare tutto, pensando che solo così potrete restituire qualcosa del luogo dove vi trovate, dell’emozione che state vivendo, dell’atmosfera nella quale siete immersi, fermatevi, respirate e ricordatevi che questo non è possibile. Una fotografia che pretende di contenere tutto finisce per non significare nulla.
Già questo stralcio secondo me è potentissimo!
Ma andiamo a quello che interessa a noi oggi, l’esercizio del rosso, che non è andare a caccia di cose rosse.
Lo scopo è che il COLORE ROSSO sia il protagonista, non l’oggetto rosso. La cosa appare facile ma credimi, è terribilmente difficile. Non ti basterà qualche giorno per ottenere buoni risultati, come del resto per nessun esercizio, però in questo caso servirà molto tempo perché le prime volte dovrai cercare di uscire dallo schema mentale al quale siamo abituati e cioè di notare oggetti rossi ma di far fatica a scindere il colore dall’oggetto.
Io ho portato a casa davvero scarsissimi risultati e me ne vergogno, ho preteso di fare questo esercizio in un solo giorno ed è impossibile. Un motivo per cui serve tempo è anche che non è facile incontrare oggetti rossi, certo in città grosse è più facile ma come sempre, più tempo dedichiamo ad un esercizio più occasioni avremo di addentrarci, capirlo, andare in verticale.
Spesso ci lamentiamo delle nostre foto però è anche vero che se dedichiamo il nostro tempo a fotografare mille soggetti diversi ( come faccio io) le nostre foto saranno sempre superficiali perché sfioriamo in superfice un soggetto per poi dedicarci ad un altro soggetto, chi invece si dedica ad un solo soggetto tipo montagne, fiori, animali o come in questo caso, colori, a lungo andare riuscirà a strappare fuori dagli scatti una visione molto profonda perché conosce molto bene quel soggetto.

Fontana ci dice, prendendo in esempio una sua famosa fotografia, che quello che conta non è l’oggetto ma il colore ( in questo caso rosso, ma fosse stato giallo verde o blu non cambia).
Ci chiede di coprire l’auto e di notare come la foto “decade” cromaticamente. Io aggiungerei che più che coprire l’auto potremmo provare ad attribuirgli un colore diverso, grigio, bianco, marroncino, non risalterebbe allo stesso modo, ecco perché non è l’auto il soggetto della foto, ma il colore.
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Mi rendo conto che non è facilissimo da comprendere, e ancora meno da mettere in pratica.
Se ti piace questo esercizio ti consiglio di fare un’uscita fotografica ( in questo periodo di lockdown potrebbe anche essere casa propria, prendiamo quello che posiamo quando possiamo con quello che abbiamo!) e di cominciare con il rosso che è il colore più facile e riconoscibile, prova a fotografare tutte le cose rosse che attirano la tua attenzione, non farti troppe domande, all’inizio concentrati soprattutto su cose rosse, vedrai che ad un certo punto tutto quello che avrai attorno perderà di importanza, il tuo occhio diventerà selettivo e percepirà solo il rosso, anche oggetti molto piccoli che ti sarebbero in altri casi sfuggiti.
A questo punto ogni volta che stai per fotografare prova a chiederti: sto fotografando l’oggetto o il colore? Chi è il protagonista della mia foto? E se il protagonista della mia foto è l’oggetto, posso inquadrare in un modo diverso la scena affinché l’oggetto perda importanza e lo acquisisca invece il colore?
Esercizio tosto lo so, ma noi siamo qui per imparare, sfidarci e tornare a casa probabilmente arrabbiati con la voglia di uscire di nuovo finché non avremo portato a casa la foto, anche una sola, che ci soddisfa.
La fotografia è una continua sperimentazione e ricerca, le foto riuscite sono un effetto collaterale.
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